giovedì 30 ottobre 2014

IL CHIMIGRAMMA

Ciao a tutti, oggi vi presenterò il laboratorio che abbiamo svolto giovedì 24 ottobre, intitolato: IL CHIMIGRAMMA. Il chimigramma è un procedimento fotografico che consiste nel riprodurre una fotografia senza l'impiego di una macchina fotografica, mediante una tecnica chiamata off-camera.Quest'ultimo si ottiene attraverso l'utilizzo di vari materiali, come lo sviluppo, l'arresto, il fissaggio e fogli di carta fotosensibile. Dopo aver disposto tre vaschette per ogni lato del tavolo abbiamo versato separatamente in ognuna di esse le varie sostanze,mediante il rapporto 1+9 per lo sviluppo, 1+7 per il fissaggio e un goccino d'aceto per l'arresto, dividendo il tutto con dell'acqua tiepida. Per la realizzazione delle nostre foto si poteva partire da due procedimenti diversi, il primo utilizzando lo sviluppo, mentre il secondo con il fissaggio. Lo sviluppo o rivelatore permette di osservare l'effetto di annerimento prodotto dai sali d'argento che si trovano sui fogli di carta fotografica a contatto con la luce; dopo aver intinto la mano nello sviluppo, averla passata nell'arresto per sciacquarla dalla precedente soluzione e averla immersa nel fissante che blocca l'azione dei sali d'argento, l'abbiamo posata in una vaschetta d'acqua, per poi lavarla sotto acqua corrente ed eliminare definitivamente ogni sostanza. L'effetto che otteremo sarà un 'impronta nera più o meno definita su uno sfondo bianco. E se partissimo dal fissaggio? Cosa succederebbe? Partendo dal presupposto che il fissaggio impedisce l'annerimento dei sali d'argento la nostra immagine risulterà più chiara rispetto allo sfondo. Ma vediamo un po' come abbiamo fatto...Con un pennello o una mano immersi precedentemente nel fissaggio abbiamo dipinto la nostra carta fotosensibile, ripetendo poi i passaggi fatti nella realizzazione della foto precedente. L'effetto finale sarà di un'immagine bianca su uno sfondo completamente nero. Infine dopo aver lavato le foto e averle lasciate asciugare possiamo dire di aver concluso il primo laboratorio. Nelle mie rappresentazioni ho voluto raffigurare l'impronta della mia mano, per immergermi completamente nell'esperienza e riprodurre qualcosa di mio, personale, e una scritta utilizzando un pennellino, per provare a creare qualcosa di più artistico, attraverso l'utilizzo di diversi materiali.



 Dolce chimigramma


black and white hand
alle prese con i chimigrammi
creando le foto


lavori di gruppo

sabato 18 ottobre 2014

Visione del film "Flags of Our Fathers"

Giovedì 16 ottobre io e la mia classe ci siamo recati nella sala audiovisivi per guardare il film "Flags of Our Fathers" , basato sull'omonimo libro scritto da James Bradley e Ron Powers. La trama di questo film tratta della battaglia di Iwo Jima dal punto di vista dei marines americani. La storia ruota intorno alla celebre fotografia scattata da Joe Rosenthal, durante la battaglia. Foto che ritrae cinque marines e un marinaio intenti ad issare una bandiera statunitense sul monte Suribachi. Lo scrittore James Bradley, figlio di uno degli uomini che alzarono la bandiera americana (infermiere della marina) decise di cercare altri reduci della spedizione militare e chiedere loro cosa realmente fosse successo in quei giorni. Bradley constata presto che  molte delle cose che il mondo crede di sapere sulla foto e sulla battaglia sopratutto perché essa fu assunta come simbolo della vittoria mentre in realtà fu scattata solamente il quinto di trentacinque giorni di sanguinosa battaglia. Abbiamo supervisionato questo film per concludere il ciclo di lezioni sugli scopi e usi della fotografia, in particolare modo come in questo caso viene impiegata in campo politico e utilizzata come mezzi di propaganda.

immagine dei marines che innalzano la bandiera americana sul monte Suribachi.



domenica 12 ottobre 2014

Visita alla mostra " 350 anni della Gazzetta di Mantova"

Il giorno 11 ottobre 2014 accompagnati dalle professoresse Lanzafame Cinzia e Marangoni Carolina ci siamo recati a Palazzo te alla mostra dei 350 anni della Gazzetta di Mantova. Le sale erano allestite con vecchie macchine da scrivere e grandi stampanti molto più antiquate rispetto a quelle dei nostri giorni, quest'ultime mostravano il processo dell'evoluzione dei metodi di scrittura e di stampa. I muri invece, erano affiancati da grandi teche di vetro all'interno delle quali si trovavano raccoglitori contenenti le edizioni della gazzetta, dalle più antiche intorno al 1650 fino ad arrivare alle ultime stampe. Interessante è stato notare i cambiamenti effettuati negli anni, a partire dalla tipologia di stampa, alla lunghezza dei paragrafai,all'introduzione delle immagini, un vero  e proprio resoconto della storia di questo quotidiano. Ecco alcune foto della giornata :

In cammino verso la mostra




Macchine da scrivere esposte
Sala allestita della mostra


Gazzetta di Mantova : ultima stampata con la tecnica del piombo
Foto di gruppo 

giovedì 9 ottobre 2014

Che cos'è la fotografia?

Nelle ultime settimane è stato questo il tema principale delle nostre lezioni : cercare di rispondere alle domande: "che cos'è la fotografia?", "a che cosa serve?", "come viene impiegata nel campo della grafica e della comunicazione?". Abbiamo appreso attraverso l'aiuto del professore che la fotografia a vari usi e vari scopi, prima di giungere a queste conclusioni ognuno di noi ha espresso il proprio parere. Ecco il mio:


La fotografia è dare espressione alla propria capacità di vedere e osservare il mondo dal proprio punto di vista :

Un esempio è questo fiore molto comune che con la giusta inquadratura e lo sfondo di varie sfumature diventa una sorta di opera d'arte.

Anche un insetto così piccolo come una coccinella che si disseta da una goccia d'acqua posta su un fiore può diventare una fotografia molto interessante, l'importante è soffermarsi sui dettagli che ci circondano.

Ognuno di noi ha un proprio modo di osservare ciò che ci circonda,  pensiamo ad esempio a un subacqueo,  solo pochi vedono e osservano il mondo dalle profondità marine.

La fotografia è rivivere emozioni:

Pensiamo a un paracadutista, l'emozione che prova nel momento del lancio,una fotografia può sicuramente aiutare a riprovare quel brivido.

Emozioni e sensazioni provate in un viaggio o in un determinato luogo hanno sicuramente il merito  di essere immortalate con un click, per non essere dimenticate.

E infine ultimo ma non meno importante è l'utilizzo della fotografia per rivivere sentimenti provati nei confronti di una determinata persona, pensiamo ad esempio al giorno del matrimonio, quale modo migliore per mantenere intatto il ricordo di quella giornata se non con una  fotografia?










sabato 4 ottobre 2014

AUTORITRATTO

Ciao, mi chiamo Chiara ho 16 anni e vivo a Castelbelforte, un piccolo comune in provincia di Mantova. Frequento la classe 3AG dell' istituto tecnico Carlo d'Arco e Isabella d'Este di Mantova, indirizzo grafica e comunicazione. In questi tre anni troverete tutti i lavori e le attività che svolgerò a scuola inerenti a questo ambito.